zimona |
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| Mi strinse il mento. Riaprii gli occhi, e vidi il suo volto a pochi centimetri dal mio. Il mio cuore sussultò, lo stomaco si chiuse; cercai di respirare, ma senza risultato. Da come mi guardava intuii le sue intenzioni; sapevo che gesti avrebbe fatto, come avrei trovato le sue labbra. Eppure fu una novità, una prima volta più sconvolgente di qualsiasi altra, quando sentii la sua bocca sulla mia. Sulle prime pensai che volesse soltanto sfiorarmi con delicatezza, ma le cose cambiarono quando la mia pelle toccò la sua. La bocca di Jared si fece improvvisamente tesa e dura, le sue mani mi intrappolarono il viso mentre con le labbra mi costringeva a movimenti poco familiari. Era molto diverso da ciò che ricordavo, molto più intenso. La testa si riempì di pensieri sconnessi. Il corpo si ribellò. A quel punto era lui a controllare me e Melanie, più forte di entrambe. Le braccia sfuggirono al controllo. La mano sinistra sfiorò il volto di Jared, i suoi capelli, che feci scorrere fra le dita. La destra fu più veloce. Non era mia. Il pugno di Melanie lo colpì al mento, allontanandolo con un rumore smorzato e sordo. Carne contro carne, dura e infuriata. Non ero abbastanza forte da spostarlo granché, ma Jared si ritrasse non appena il contatto con le mie labbra cessò, incredulo e inebetito di fronte alla mia espressione terrorizzata. Abbassai lo sguardo verso il pugno ancora stretto, disgustata, come se al posto del braccio avessi avuto la coda di uno scorpione. Un gemito di orrore mi sfuggì. Afferrai il polso destro con la mano sinistra, nel tentativo di-sperato di impedire a Melanie di commettere altri gesti violenti. Alzai gli occhi verso Jared. Anche lui fissava il pugno, mentre l'orrore cedeva il posto alla sorpresa. In quell'istante lo vidi totalmente indifeso. Sapevo benissimo cosa pensava, glielo leggevo in faccia. Non era ciò che si aspettava, ovviamente. Mi aveva messa alla prova. Una prova con cui pensava di potermi giudicare. Una prova i cui risultati era sicuro di conoscere. Invece, ne restò sorpreso. Esame passato o fallito? Il dolore al petto non fu una sorpresa, per me. Sapevo già che «cuore infranto» non era una metafora esagerata.Stephenie Meyer - The Host
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