step86 |
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CITAZIONE David scopre a 17 anni di avere il dono del teletrasporto. Può materializzarsi in qualsiasi parte del mondo guardando una semplice immagine. Ma non è il solo, i Jumpers esistono da secoli e vivono una lotta costante contro i Paladini, una setta che vuole sterminarli. Come in Star Wars III, Christensen interpreta un uomo che sceglie l’uso amorale delle sue doti. David è un antieroe che sfrutta il misterioso potere per rubare nelle banche e viaggiare. Tratto da un romanzo di Steven Gould, inedito in Italia, Jumper mette in scena una trama superficiale per mostrare salti spaziali verso una serie di location da cartolina. Si balza dalla Sfinge, al Big Bang, a Tokyo, in maniera nervosa e piuttosto confusa. E di queste location la pellicola non mostra più di quanto si veda in una bella foto turistica, dando l’impressione di sfondi vacui e inutili alla narrazione. Dedicata a Roma, e, per non rischiare di uscire dalla banalità, al Colosseo, una lunga sequenza del film, l’unica posata e seguibile peraltro, dove David si lascia arrestare dai poliziotti italiani, restando ore in attesa di un magistrato. FONTE
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