Dany°B |
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| Capitolo 17 - La partita«Tu cos'hai fatto oggi?», chiese lui, svegliandomi dal torpore. «Be', oggi pomeriggio ho gironzolato per casa...». Soltanto nell'ultimissima parte del pomeriggio, per la precisione. Mi sforzavo di essere allegra, ma mi sentivo vuota dentro. «E sta¬mattina sono stata dai Cullen». Charlie mollò la forchetta, che cadde sul tavolo. «A casa del dottor Cullen?», chiese, sbalordito. Finsi di non notare la sua reazione: «Sì». «E cosa ci sei andata a fare?». La forchetta era ancora sul ta¬volo. «Be', avevo una specie di appuntamento con Edward Cullen, stasera, e lui ha insistito per presentarmi ai suoi genitori... Papà?». Rischiava l'aneurisma. «Papà, stai bene?». «Esci con Edward Cullen?», chiese, minaccioso. Oh-oh. «Pensavo che i Cullen ti piacessero». «È troppo vecchio per te». «Siamo entrambi al terzo anno». Non se ne rendeva conto, ma in realtà aveva molta più ragione di quanto pensasse. «Aspetta... Qual è Edwin?». «Edward è il più giovane, quello con i capelli castano ramati». Quello bello, bello come un dio... «Oh, be', così va... meglio, direi. Quello grosso non mi piace granché. Non ho dubbi che sia un bravo ragazzo e tutto il resto, ma sembra troppo... maturo per te. Questo Edwin è il tuo ragazzo?». «Si chiama Edward, papà». «Allora?». «Più o meno sì». «Ieri sera hai detto che in città non c'erano ragazzi interessanti». Ma a quel punto riprese la forchetta, segno che il peggio era passato. «Be', Edward non vive in città». A bocca piena, mi lanciò un'occhiata sprezzante. «E in ogni caso», ripresi, «siamo ancora alle prime fasi. Non mettermi in imbarazzo con discorsi da fidanzati, okay?».
no,raga io stamattina rileggendolo son morta Amo Charlie Bella la tontaggine l'ha ripresa da lui
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